L’identità culturale del Friuli
Premessa
Duemila anni di storia, di arte, di cultura nel cuore dell’Europa, luogo di incontro della civiltà latina, germanica e slava: questo è il Friuli, che Ippolito Nievo definì un piccolo compendio dell’universo, a indicare in estrema sintesi la varietà di situazioni ambientali che ne rappresentano ricchezza e complessità.
Una particolare collocazione geografica, tra Alpi e Adriatico, tra aree etnico-culturali diverse (latina, germanica e slava), lungo la rotta delle infinite invasioni, ha fortemente inciso sulla elaborazione dell’identità culturale e linguistica delle popolazioni locali. Diverse collocazioni territoriali si sono intrecciate con vicende storiche non omogenee dando luogo tuttavia alla convivenza di molteplici realtà e comunità linguistiche: elementi che stanno alla base, fra l’altro, della “specialità” regionale. Un crogiolo che ha plasmato l’identità culturale e linguistica del popolo friulano.
Identità che si fonda sulla combinazione e la condivisione di una pluralità di fattori, costituiti da elementi fisici e da elementi immateriali, quali il sentimento di appartenenza alla comunità, i valori in cui riconoscersi e i prodotti stessi della storia e della cultura regionale.
Il Friuli, quindi, una regione con caratteri storici, artistici e linguistici suoi propri, determinati da un succedersi di eventi e da una pluralità di presenze che hanno visto la dominazione romana, per sette secoli, lasciare il passo a quella di Longobardi e Franchi, prima del consolidarsi del Patriarcato di Aquileia (1077-1420) e la successiva divisione tra Repubblica di Venezia e Impero d’Austria. La storia e la geografia assegnano al Friuli il territorio compreso nelle Arcidiocesi di Udine e Gorizia, eredi dirette del Patriarcato di Aquileia, e nella Diocesi di Concordia-Pordenone, ma certamente il sentimento di appartenenza alla comunità friulana varia, anche di molto, e non solo in ragione della vicini al “cuore” geografico della regione, entrando in gioco fattori individuali e collettivi, di tipo psicologico e simbolico, morale e spirituale. Essere Friulani, in buona sostanza, equivale a sentirsi figli di un comune destino storico, parte della comunità locale basata su un preciso sistema di valori; un senso di appartenenza che vive delle vicende storiche, dei valori culturali, delle tradizioni e dell’arte, delle personalità che hanno segnato le fortune di questa terra. Una lunga schiera di scrittori, poeti, pittori, scultori, musicisti e di molti altri artisti friulani che hanno lasciato eredità importanti nella loro terra natale e oltre quei confini.
L’identità, come altri prodotti di peculiari condizioni storico-culturali, è essa stessa un valore: va studiata e capita, va preservata e valorizzata.
Il progetto
La ricerca della propria identità etnico-culturale, la sua appropriata conoscenza e la sua massima diffusione si accompagnano all’esigenza di una loro collocazione nell’odierno contesto globalizzato: un percorso che per i Friulani impone la rilettura della propria storia per affrontare le sfide socio-culturali del presente e per puntare con rinnovato slancio su nuovi traguardi.
Il progetto L’identità culturale del Friuli si pone l’obiettivo di recuperare e rilanciare gli elementi che rendono peculiari il Friuli e la sua gente (in particolare storia, lingua, espressioni artistiche e letterarie).
E farne opera di divulgazione, specie fra le giovani generazioni, fra quanti vivono con orgoglio le proprie radici, sia in Friuli che al di fuori di esso: sono milioni i friulani, figli e nipoti delle emigrazioni storiche, nonché i protagonisti dell’attuale emigrazione che vivono con intensità – pur lontani dalla loro terra d’origine – il valore dell’appartenenza al popolo friulano, onorandolo con il loro lavoro e il loro ingegno.
In questa prospettiva, trovano posto tanto le manifestazioni della cultura “popolare”, in senso antropologico, quando quelle della cultura “alta”.
Questo impegnativo compito affrontano, con convinzione, alcuni Istituti e Associazioni culturali che da tempo operano, con qualità e continuità, sul nostro territorio.
A questo gruppo, che si è assunto il ruolo di promotore, si immagina debbano unirsi molte altre realtà vive e presenti in Friuli, che – in un ritrovato spirito unitario – intendono mettere le loro risorse scientifiche, tecniche, professionali al servizio della nostra gente. Per contrastare una pericolosa deriva tendente a disperdere le straordinarie peculiarità della nostra terra diluendole entro un processo di incolore omologazione massificante.
Il momento cruciale che stiamo vivendo rappresenta forse l’ultima occasione che la storia ci offre per raccogliere il testimone faticosamente e gloriosamente consegnatoci per trasmetterlo con dignità e coraggio alle generazioni future.
Appare necessaria una nuova rimobilitazione delle coscienze e delle intelligenze pari a quelle manifestate dal nostro popolo nei momenti più dolorosi della sua ultramillenaria esistenza.
La sfida, quindi, è quella di unire e coordinare gli sforzi che da più parti si compiono, di favorire lo scambio reciproco delle competenze e delle buone pratiche, di corrispondere a visioni più ampie della società friulana, che si confronta quotidianamente con la difficile complessità nazionale e globale.
Significa, in sostanza, riappropriarsi del proprio intangibile patrimonio interiore e declinarlo nel panorama del terzo millennio con i consolidati parametri di un autentico rigore morale. Con dignità, fierezza e coerenza.
Le attività previste dal progetto L’identità culturale del Friuli mirano a valorizzare – portandole a fattore comune – ricerche, incontri, rassegne, pubblicazioni e mostre, attività per ricordare gli avvenimenti, più o meno recenti, della storia del Friuli, e le persone che l’hanno onorato con la loro intelligente opera.
I partecipanti
Di fondamentale importanza risulta la costituzione di una “rete” di istituzioni attive nel settore della cultura, segno dalla forte condivisione di obiettivi e progetti; si tratta di una collaborazione fattiva tra soggetti in grado di garantire non solo la qualità, la continuità e il progresso degli studi, ma anche la crescita di una coscienza più forte e matura del nostro essere Friulani.
Fanno parte del primo nucleo di istituzioni impegnate in questo progetto:
- Accademia di Scienze Lettere e Arti di Udine;
- Accademia San Marco di Pordenone;
- Deputazione di Storia Patria per il Friuli;
- Istituto Pio Paschini per la Storia della Chiesa in Friuli;
- Società Filologica Friulana;
- Università Popolare di Udine.
A queste istituzioni potranno affiancarsi – com’è negli auspici - altre associazioni culturali delle province di Udine, Pordenone e Gorizia, che condividano lo spirito e le finalità dell’iniziativa.
Il programma per il 2016
Nel corso del corrente anno 2016 il progetto intende sviluppare le seguenti azioni:
- convegno sulla costituzione della “rete” degli Istituti culturali con il coinvolgimento dei principali soggetti del settore (Udine, capofila Società Filologica Friulana);
- convegno per ricordare la figura e l’opera di Giuseppe Marchetti in occasione dei cinquant’anni dalla morte (Gemona del Friuli, capofila Società Filologica Friulana);
- convegno per ricordare la figura e l’opera di Adalgiso Fior in occasione dei cento anni dalla nascita (Verzegnis, capofila Società Filologica Friulana);
- convegno sui vent’anni della prima legge regionale sulla tutela della lingua friulana, la n. 15 del 1996 (San Vito al Tagliamento, capofila Società Filologica Friulana).
Il sito di progetto
Al fine di garantire visibilità al progetto e favorire il coordinamento tra le attività promosse dagli Istituti, singolarmente o in collaborazione, si provvederà ad attivare un sito internet per gestire i comunicati stampa, la newsletter, la rassegna stampa, la descrizione delle azioni in programma, la raccolta di materiali.