Accademia Udinese di Scienze Lettere e Arti
La storia dell’Accademia Udinese di Scienze Lettere e Arti risale al 1606 quando venne fondata, con il nome di Accademia degli Sventati, per iniziativa di Alfonso Antonini e di un gruppo di rappresentanti di spicco della cultura e della società friulana.
Gli Accademici, che nell’entrare in Accademia assumevano uno pseudonimo secondo l’uso della cultura letteraria barocca, avevano scelto come loro insegna il mulino con il motto dantesco Non è qua giuso ogni vapore spento, logo che è ancor oggi in uso. Già nello stesso XVII secolo ritroviamo pubblicazioni fatte di questi accademici, uscite dai torchi dei tipografi udinesi Lorio e Schiratti.
Nel corso di quattrocentodieci anni di storia, pur attraverso variazione di nome nei secoli, l’Accademia ha mantenuto la sua identità proponendosi come istituzione all’avanguardia nei vari campi del sapere letterario, artistico e scientifico abbracciando anche, sull’ondata di rinnovamento dell’Illuminismo europeo della seconda metà del Settecento, il settore dedicato all’agricoltura, dando vita temporanea alla Società di agricoltura pratica.
Nel corso dell’Ottocento l’Accademia diventa il naturale riferimento culturale del Comune di Udine che la consulta per ottenere pareri principalmente sulle questioni di arte, letteratura e storia relativamente a scelte di ambito cittadino. Nel 1867 inizia la regolare pubblicazione degli «Atti dell’Accademia», che riportano i testi delle letture dei singoli anni accademici. I maggiori esponenti della cultura entrano a far parte di questa istituzione: nella seconda metà dell’Ottocento si ritrovano le presenze di Pacifico Valussi, Jacopo Pirona, Gabriele Luigi Pecile, Vincenzo Joppi e ad inizio Novecento Antonio Battistella, Oscar Luzzatto, Emilio Girardini, Enrico Morpurgo e poi ancora Carlo Someda de Marco, Azzo Varisco, Giovan Battista Corgnali.
Sempre nello spirito dell’attuale Statuto (1995) - che recita “L’Accademia ha per scopo l’incremento e la diffusione in Friuli delle scienze, delle lettere e delle arti. A tal fine a) indice sedute pubbliche, con letture o conferenze di soci o di persone invitate dal Consiglio; b) cura la pubblicazione annuale degli atti e di studi su temi di particolare interesse; c) promuove iniziative nel campo delle scienze, delle lettere e delle arti” - la vita dell’Accademia degli ultimi decenni ha visto la prosecuzione del programma annuale di letture e la stampa dei relativi testi negli «Atti». Sono stati inoltre realizzati convegni e pubblicazioni, in collaborazione con altri istituti quali il Centro di Studi storici “Giacomo di Prampero”, la Società Filologica Friulana, l’Università di Udine, la Biblioteca Civica “V. Joppi”, l’Ordine degli architetti della Provincia di Udine.
La sede dell'Accademia è in Palazzo Mantica a Udine via Manin 18